Obesità infantile, in Inghilterra si vietano le energy drink ai minori
Obesita infantile in Inghilterra si vietano le energy drink ai minori

Se, in tutto il mondo, l’obesità infantile è una piaga che si sta facendo molta fatica ad arginare, in alcuni paese i dati sono particolarmente allarmanti: il 4,1% dei bambini inglesi, ad esempio, è severamente obeso nel momento in cui finisce la scuola primaria, cioè a 10-11 anni.

Quando iniziano il ciclo scolastico, cioè a 4-5 anni, la percentuale è già del 2,35%. In numeri assoluti, riferiti all’anno scolastico 2016-17, questo significa quasi 15 mila bambini severamente obesi su 629 mila a 4-5 anni e oltre 22 mila su 556 mila a 10-11 anni.

Se a quelli severamente obesi si aggiungono i bambini obesi e in sovrappeso, si raggiunge il 22,5% all’inizio della scuola primaria e il 34,5% alla fine del ciclo scolastico, che è di sei anni.

Dai dati elaborati dalla Local Government Association (LGA), basandosi sulle statistiche di Public Health England, emerge che i tassi di obesità severa variano significativamente a seconda delle aree dell’Inghilterra e sono più alti tra i bambini che vivono nelle città più povere e nelle minorane etniche, richiedendo quindi, secondo la LGA, maggiori risorse per gli enti locali e l’adozione di interventi più mirati.

Negli ultimi tempi, a onor del vero, gli interventi mirati non sono mancati: progetti, eventi, manifestazioni e campagne promozionali dedicate all’alimentazione sana continuano a prendere vita in Gran Bretagna, ormai da anni al centro dei riflettori del sistema alimentare.

A inizio anno il sindaco di Londra, Sadiq Khan ha annunciato di voler istituire un divieto a livello cittadino per tutti i ristoranti fast food che hanno intenzione di aprire una nuova sede entro 400 metri dal territorio scolastico.

È stato inoltre avviato un progetto molto interessante, che prevede una serie di aiuti alle famiglie, da destinarsi all’acquisto di snack sani e di merendine ipocaloriche.

E, proprio nell’ambito della tutela ai minori, rientra una scelta che sta facendo già molto discutere: a breve le bevande energetiche potrebbero essere dichiarate off limits in Inghilterra per gli under 16 o addirittura gli under 18.

L’annuncio è arrivato direttamente dal premier Teresa May ed in queste ore, secondo i media britannici, inizierà un periodo di consultazione nel governo di 12 settimane per decidere soprattutto se imporre le previste restrizioni fino ai 16 o ai 18 anni.

Il motivo è semplice: è possibile che un carico di zuccheri e caffeina come quello delle bevande energetiche conduca a problemi di obesità e diabete di tipo 2, oltre che a una sovra-stimolazione del sistema nervoso.

In una lattina di energy drink da 500 ml. sono presenti circa 80 gr. di zucchero, lo stesso contenuto di circa 17 zollette, e in genere 160 mg. di caffeina, l’equivalente di due tazzine di caffè.

La caffeina degli energy drink viene assorbita più velocemente di quella contenuta nel caffè, di solito consumato caldo e quindi con un assorbimento più lento.

Prendendo ad esempio solo la marca più nota e venduta, vengono vendute ogni giorno milioni di confezioni: in molti shop, con una sterlina se ne possono acquistare addirittura 4 di lattine, con tutte le ripercussioni facilmente immaginabili sulla salute pubblica.

La premier May ha infatti spiegato che la consultazione rientra nella strategia di Downing Street contro l’obesità infantile, sottolineando che il consumo delle bevande energetiche va esaminato poiché “vengono vendute a prezzi più bassi delle bevande analcoliche”.

Il governo inglese pensa di imporre multe salate – fino a 2.500 sterline secondo l’Independent – ai commercianti che non rispetteranno il divieto.

Ricordiamo infine che il problema dell’obesità infantile coinvolge anche il nostro paese: un bambino italiano su tre (30,6%) pesa più di quanto dovrebbe e, nonostante negli ultimi anni ci sia stata una riduzione del livello di obesità infantile, pari al 13%, è bene ricordare che è sempre molto importante una corretta educazione alimentare, sia a scuola che in famiglia.

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