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Dieta mediterranea, e i tumori si riducono del 25%

Grazie alla dieta mediterranea i tumori si riducono del 25%: lo studio che arriva dall’Inghilterra.

Probabilmente non ci voleva nemmeno uno studio fatto dagli Inglesi per capirlo. La dieta mediterranea, come risaputo, è una delle diete più salutari che esistano, nel vero senso del termine: apportatrice di salute.

Certo, le diete sono un’infinità; ce n’è per tutti i gusti e per tutti i tipi, tuttavia quella nostrana sembra reggere bene al tempo. Di là di complicate ricette, metodologie, tempistiche, la componente di genuinità del nostro cibo, in generale, costituisce un momento importante nell’alimentazione.

Ecco perché, a parte ogni altra considerazione e di là di posizioni più o meno differenziate di dietologi e medici, difficilmente qualcuno si sente di non consigliarla. E questo sia da un punto di vista della linea, dell’eventuale dimagrimento, sia da un punto di vista più strettamente salutistico.

Per cui, a tutt’oggi, se andiamo dal nostro medico di base e non abbiamo particolari patologie che consiglino altrettanto particolari diete, il consiglio è sempre lo stesso. Mangiare di meno e mangiare sano; e mangiare sano spesso e volentieri si sposa con l’alimentazione di tipo mediterraneo, tipica dell’Italia centro-meridionale. Ma un buon medico non si limita a questo, semmai va oltre, consigliando quello che qualsiasi persona dotata di ragionevolezza dovrebbe aver capito già da qualche tempo.

Accanto a un’alimentazione salutare, bilanciata, genuina, corretta, è sempre bene inserire un altro elemento che riveste un’importanza fondamentale nella vita quotidiana: lo sport, il movimento. Una buona parte delle malattie è dovuta o comunque si sviluppa con molta maggiore facilità quando c’è sedentarietà. In assenza di sport, o comunque di movimento, le malattie attecchiscono meglio. Non solo: con l’attività sportiva a beneficiarne è anche la nostra mente. Mens sana in corpore sano, come dicevano i nostri padri latini.

Ma torniamo alla dieta, e nella fattispecie alla dieta mediterranea. Latte parzialmente scremato, fette biscottate, marmellata, mozzarella, olio di oliva, riso, frutta di stagione, verdura di stagione, tacchino, pesce. Questi sono gli ingredienti essenziali, ai quali si deve aggiungere, ovviamente anche la nostra pasta e il buon pane. Ma questi due elementi devono essere consumati ovviamente con moderazione, non fosse altro perché così possiamo mantenere una certa linea.

Questa dieta ce la invidia tutto il mondo, eppure da un po’ di tempo a questa parte pare che i bambini italiani tendano troppo all’obesità, più dei bambini delle altre nazioni europee. Evidentemente le buone abitudini alimentari mediterranee le abbiamo parzialmente abbandonate, a favore di patatine fritte, hamburger, dolci troppo calorici, tipici di alimentazioni sbilanciate e scorrette d’Oltreoceano.

Intanto, come accennavamo all’inizio, un’importante ricerca condotta e pubblicata sulla prestigiosa rivista internazionale British Journal of Nutrition, non ha fatto altro che confermare quello che infondo si sapeva: la dieta mediterranea allunga la vita, e riesce a ridurre i tumori di circa il 25%, una percentuale di tutto rilievo.

La ricerca è stata eseguita con metodologie altamente scientifiche su pazienti over65. L’evidenza dell’allungamento della vita e della riduzione di importanti forme tumorali, come quella al seno, è stata evidente. Queste persone sono solite consumare in prevalenza frutta, verdura, latticini, olio extravergine di oliva e altri elementi tipici della dieta mediterranea.

Ma si tratta, è bene non dimenticarlo, di una dieta che privilegia, in termini di assunzione di proteine, quelle contenute nel pesce piuttosto che quelle contenute nella carne. E, in generale, prevede l’assunzione di quantità limitate di grassi animali, più difficilmente assimilabili dal nostro metabolismo.

Insomma, continuiamo a fare una colazione all’italiana, un pranzo all’italiana e una cena all’italiana. Cercando di discostarci il più possibile da quei piatti troppo elaborati che fanno anch’essi, parte della cucina italiana, ma che si discostano sovente in maniera sostanziale da quei piatti, molto meno elaborati, tipici della dieta mediterranea stessa.